7. Shih

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Linea 1
L'unione fa la forza, ma è la disciplina a far l'unione.
Pensiamo al nostro corpo un esercito, i soldati sono tanti (pensieri, emozioni, traumi, desideri, fallimenti, ideali, paure), per combattere la nostra battaglia giornaliera bisogna tenere in ordine e in armonia questo esercito. Combattiamo una mancata disciplina ma per farlo dobbiamo essere disciplinati. Non c'è progresso se non abbiamo un obiettivo, dei piani, dell'organizzazione. Non dico di diventare calcolatori metodici, ma un minimo di prospettiva una mente lucida deve averla. Creare armonia dentro di noi è il primo passo, l'esercito deve sentirsi legato, affine, interessato dagli stessi obiettivi. E' la forza della volontà il perno portante e militante, va coltivata con passioni sane ed elevate da conquistare. Le guerre esterne sono fatti da uomini internamente sconfitti, un uomo in pace con se stesso non impugnerebbe mai un arma contro un altro uomo. 

Linea 2
Come essere al centro senza attirare l'attenzione?
I ching oggi ci parlano di un atteggiamento molto difficile da mettere in pratica: nel nostro operare è normale ricevere dei meriti per quello che si realizza, ma i meriti non devono essere la cosa da aspettarsi o da perseguire, altrimenti perdiamo di vista la nostra anima pensando al Ego. Sei al centro dell'attenzione altrui ma cerca di indirizzare l'attenzione degli altri verso un obiettivo comunque lontano da te, non su di te. Questa è la malattia dei divi, dei protagonisti, degli egocentrici. I ching ci parlano di un condottiero che porta l'esercito non a se stesso ma lontano dal pericolo di tutti. E' il pericolo più grande di un esercito è un condottiero egocentrico. Questo vale per qualsiasi relazione: genitori co i figli, professori con alunni, comitiva tra amici: il condottiere dono meriti ed esalta il gruppo non se stesso. Accanto a lui tutti crescono perchè lui è grande, altrimenti un falso condottiere più si fa grande e più suoi sudditi impoveriscono.

Linea 3
Un vero leader corregge, un capo invece dà la colpa. Un leader è capace di riconoscere un problema prima che diventi un’emergenza, il capo interviene spesso quando è ormai troppo tarde. E' indispensabile imparare a riconoscere il leader dal capo e saper fuggire e non sottoporsi alla sciagura dell'ultimo. Il leader è l'ultimo nell'abbandonare il campo di battaglia, il campo ti abbandona subito quando ti manda alla lotta e lui mai scende in campo. Il capo sa dirti che problemi devi risolvere, il leader ti offre soluzioni ai problemi. Il Leader non creano seguaci come i capi, ma nuovi leader, quindi i Ching oggi ci invitano a valutare molto bene a chi affidiamo la nostra obbedienza e collaborazione. Un capo incapace è al commando, doveroso è abbandonarlo.


Linea 4
 Allenta senza mollare, alcune volte reggere troppo a lungo porta alla sconfitta. In alcune situazioni della vita è necessario non essere testardi, non pensare che più si forza più si affonda e si va avanti, si potrebbe anche rompere, crollare, basterebbe soltanto allentare, rallentare, prendersi una pausa, questo non è abbandonare ma riprendere fiato. Una mossa strategia nei campi di battaglia era fingere la ritirata ed accamparsi nei paraggi, lo stesso vale nello spirito: umiltà, restare a portata mano senza allungarla troppo, riposarsi ed attendere che le forze si siano ricaricate. Anche la tarantola si finge morta per ingannare il nemico. Il nemico dell'anima potrebbe essere il tempo, l'ansietà, la voglia sfrenata di avere, di fare, di apparire... 

Linea 5
Tieni tutto in ordine e l'Ordine manterrà a posto te, ma soltanto se saprai tenere anche a bada il caos la cui potenza è mettere in moto l'ordine. I ching oggi ci mettono difronte ad un mistero: il bisogno di avere un ordine, un progetto, una disciplina, senza queste qualità l'esercita si disgrega, il popolo diventa selvaggio, il governo subisce un colpo di stato. Alcune cose però ci sfuggono sempre al controllo, perchè è nella loro natura essere caotiche e non possiamo andarci contro, anche il caos ha il compito di dare lavoro a chi lo ordina. Il problema non è quindi essere perfetti ma tenere in ordine le nostre imperfezioni, non è essere completamente in ordine ma sapere muoversi ordinatamente nel proprio disordine. Questa è la linea dominante, sapere quando agire e come, determinati ma con elasticità. Essere Giusti ma con compassione, impartire un comando ma con spiegazioni e ragioni. Tutto questo rende l'uomo fidabile.
Linea 6
PENSIERO DEL GIORNO
09 Aprile 2021
Esagramma 7 (Shih) l'Esercito
6° Linea - Yin (in terra) Se l'unione fa la forza, sapere scegliere con chi sei unito è la chiave del successo. Se collabori con persone mediocri non avrai pace, dovrai fare il doppio e non sarai mai contento. Un grande leader sceglie non soltanto le persone migliori ma proprio per questo gli ricompensa poi al meglio, si crea un anello forte di meriti guadagnati e voglia d'impegnarsi perchè apprezzati a questo lo si chiama legame famigliare. Lo spirito di famiglia non si crea con legami di sangue ma con lo spirito di affetto. Se notate bene oggi si usa spesso questa parola negli ambienti dove c'è gruppo: "siamo una famiglia" e spesso suona come un tranello, perchè dal di dentro come in un esercito mal costruito c'è carrierismo, invidie, furberie di ogni genere. Si usa molto dire "siamo una famiglia" perchè sta diventando una piaga sociale il non avere famiglie e si gioca su questa compensazione. 
L'arcano portante oggi è l'Eremita, il richiamo alla centralizzazione, al guardare le cose dal di dentro, dall'essenza. Il leader resterà sempre e comunque un solitario, si dona a tutti ma non si concede a nessuno alla fin fine, come i grandi saggi. 


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