42. I

 

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LINEA 1 
Lavora instancabilmente, fai esperienza e avrai fortuna.
Impara l'arte e mettila da parte, ma non dimenticare da che parte l'hai messa.
L'esagramma 42 ci parla della crescita, la prima linea Yang ci dice che tutte le esperienze della vita sono un bagaglio, fogli di un libro, indispensabili per andare sempre più avanti. Ma l'arte è un modo di guardarsi l'anima, va interiorizzato. Pensate a chi impara a suonare la chitarra ad un certo punto mette da parte l'arte delle note, degli spartiti e suona col cuore... Jimi Hendrix diceva che la chitarra era diventata una prolungazione delle sue braccia. Per un bravo arciere l'arco fa anche parte del suo braccio. Uno scrittore getta inchiostro sulla carta come sangue sulle vene. Costoro hanno messo da parte la tecnica, la teoria e sono diventati tutt'Uno con l'arte. Lo stesso va fatto con la persona amata, con i libri, con la meditazione... Quando ci mettiamo il cuore e non soltanto la testa in tutto quello che facciamo allora tutto si trasforma in arte, specchio dell'anima, ossigeno dello spirito. Parola chiave "Dedizione"

LINEA 2
Le parole ci convincono, ma è l'esempio che ci trascina. 
Passiamo alle seconda linea (Yin) dell'esagramma 42. Noi viviamo di convinzioni (siamo con-vinti vuol dire che qualcosa ci ha messo a tacere, ci ha vinti con un ragionamento). Ma la convinzione non basta, questa resta nella testa, a livello razionale. Sono quindi parole, ideali, sogni... questi devono scendere in profondità, dalla testa devono passare al cuore, dalla teoria alla pratica. I Ching ci dicono che il Re si sottomette a Dio, ma poi si sottomette al servizio del suo popolo, in questo modo dà esempio di servitore e non di uno che si fa soltanto servire. E' questo il significato della seconda linea: Migliora le tue abilità e gli altri ti sosterranno vedendo i tuoi frutti, piuttosto che ascoltando soltanto le tue prediche. Le parole sono utili ma la loro pratica indispensabile altrimenti col tempo diventano inutili.  

LINEA 3
S'impara sempre dagli sbagli, la maturità è la somma di tutti i nostri errori. Chi non impara dagli sbagli, sbaglia due volte.  L'esagramma 42 è dell'accrescimento, la linea 3 oggi ci immette di fronte al valore dell'errore. Si dice sempre che sbagliare è umano, preservare nell'errore è diabolico, riconoscere l'errore è divino. Siamo nati in una mentalità dove non è stato contemplato lo sbaglio come una tappa di superamento, come una possibilità di presa di coscienza, ma ci hanno fato vedere lo sbaglio come limite come senso di colpa come orrore piuttosto che errore. A scuola ci sottolineavano gli errori con una matita rossa, quindi segno di vergogna, paura di fallimento, sentimento di impotenza. I ching ci dicono che la perfezione è la somma totale di tutti gli errori messi a posto. Gli errori non rappresentano soltanto un pericolo ma sono un’opportunità, ragione per cui non vanno demonizzati, o evitati a tutti i costi, bensì accettati come un ingrediente necessario, un gradino da superare per crescere, spesso prezioso, di ogni esperienza. Gli errori permettono infatti di sperimentare, di esplorare le varie possibilità, fino a individuare la decisione migliore. 

LINEA 4
Sarà utile l'opinione di un mediatore altruista, è prudente e proficuo saper stare insieme a chi di dovere.
“La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare”. 
Jiddu Krishnamurti
Oggi I Ching ci riportano alla 4° linea dell'esagramma 42, la crescita, è una linea Yin molto instabile perchè difficile da mantenere, è il pensiero intuitivo ed istintivo a pari passi: noi occidentali, nipotini di Platone, siamo molto abituati a mettere a fuoco l'intelligenza con l'analisi, la critica, il raziocinio, il giudizio e via dicendo, attività tutte mentali che però per un anima illuminata ben sa che scarseggia di sensibilità, di imparzialità, di purezza. L'intelletto cognitivo è chiuso in se stesso, è sempre vittima della sua soggettività, è influenzato dalle sue stesse convinzioni e pregiudizi, mentre l'intelletto emotivo (unico cioè al cuore e non solo testa come il primo) è aperto, si mette in discussione, dubita di tutto soprattutto di se stesso. Osservare senza giudicare è un antidoto per l'ego, è medicina per la superbia, è una purga per l'orgoglio (ricordiamolo: egoismo, orgoglio e superbia sono la trinità del diavolo psichico, tre manifestazioni di amore proprio smisurato e per ciò deviato). Stare in mezzo alla folla e restare in una via di mezzo è come stare con tutti e non essere con nessuno. 

LINEA 5
Un cuore puro e buono avrà sempre successo, troverà prima o poi chi lo sosterrà e lo valuterà a dovere.
L'onestà basta a se stessa, non cerca ricompense, è soddisfatta di quello che è, non di quello che avrà, perchè la virtù è ricompensa a se stessa. Agite senza pensare a un rendiconto. 
Nella linea 5° dell'esagramma 42 della crescita ci troviamo con un altra fondamenta della crescita spirituale: la purezza delle intenzioni... amo perchè amo, per amore, non esiste un altra intenzione o ragione, l'amore basta a se stesso, altrimenti la sua grandezza si avvilisce immediatamente. Perchè segui Dio? per paura? per avere perdono? per assicurati un paradiso? per sentirti buono? ... tutte cose inutili ed infime, stai usando questo Dio per un tuo tornaconto ma di lui non te ne frega un bel niente alla fin fine. Dio diventa un giocatolo mentale con cui sei soddisfatto di fare il santo. Lo dovresti seguire perchè ami questo ideale, al punto tale in cui se non fosse persino Dio lo seguiresti lo stesso. Gesù lo sintetizza in una frase e in modo diverso: "non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra" (Mt 6,3). Se cerchi lodi per quello che fai una volta avuta la lode quello che hai fatto non ha più alcun valore e la loda non ti servirà ad altro che a farti marcire dentro. 


LINEA 6
Così come il potere materiale corrompe l'animo delle persone superficiali, così anche la spiritualità tende a corrompere l'anima di chi non mette in pratica i profondi insegnamenti. 
La linea 6° dell'esagramma 42 della crescita è implacabile, Yang, tosto e contundente: Il potere egoista è destinato al fallimento. Il potere materiale rende le persone prepotenti, crea in loro uno spirito di megalomania, ma lo stesso avviene nello spirito, la grandezza delle convinzioni interiori non vissute creano un'aureola di falso compiacimento, più che sentire si pensa e basta, ma a livello pratico la morale scade nel lassismo; è il tipico atteggiamento di chi predica bene e razzola male, ma persino siccome si acquista una profonda conoscenza sa difendersi con profonde disertazioni dottrinali. Mentre il potente materiale è prepotente quello spirituale è superbo. Più sei travolto dal potere più ti distacchi dalle persone, lo stesso a livello spirituale, più è falsa la tua spiritualità più diventi intoccabile ed irraggiungibile, non riesci più a stare con le persone, diventi così divino quanto snob. Qualsiasi potere che sia privo di umiltà e semplicità è falso, quindi tenetevi lontani. 

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