40. Hsieh

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Linea 1
Non ti muovere se vuoi correre.
Il primo passo verso la liberazione è la presa di coscienza della nostra schiavitù, la nostra perenne tendenza ad essere condizionati dal nostro ego. Se non facciamo subito i conti non i nostri limiti, saremo illusi nel pensare alla libertà illimitata. I ching per questo ci avvertono di non muoverci subito se vogliamo dopo correre. Fëdor Dostoevskij  diceva: " Se fai scegliere alle persone tra la felicità e la libertà, io temo che sceglierebbero per lo più la felicità". Ecco la falsa libertà: cercare i suoi frutti senza piantarne l'albero. Così come Socrate diceva che il primo grado della sapienza è riconoscersi ignoranti, anche quello della liberazione è accorgersi della propria schiavitù: siamo condizionati dalla società, dai parenti, dalla cultura, dalla politica e la religione, per non parlare dei legami sentimentali e lavorativi che ci attanagliano. Siamo pieni di catene, piove ovunque e pensiamo ancora di essere liberi? 

Linea 2
 Liberati da te stesso, scava dentro, lì si trova la via d'uscita. 
Se il nostro peggiore nemico siamo noi stessi, cioè la nostra Ombra o ignoranza, perchè non conoscendo se stessi siamo schiavi di mille condizionamenti interiori (traumi, paure, rancori, rimorsi, odio, vergogne, sensi di colpa, rimpianti, ecc...). La sentenza dei Ching ci dice in parole simboliche e figurative "Cattura tre volpi e avrai una freccia d'oro". Ma cosa significa? Facciamo una rilettura psicanalitica teologica occidentale: lo sapevate che se Dio è trino (Yang) lo è anche il Diavolo (Yin)? Se Dio è amore il Diavolo è l'opposto e cioè l'odio. Le 3 manifestazioni dell'amore a livello psichico sono l'altruismo (del Padre) l'umiltà (del figlio) e la  gratuità (dello Spirito Santo). Quelle dell'odio sono l'opposto: l'Egoismo, l'Orgoglio e la Superbia. Queste sono 3 volpi, difficile vederle, ancor più difficile prenderle per addomesticarle. Derubano costantemente l'anima: l'ego colpisce la testa, l'orgoglio il cuore e la superbia la consapevolezza, per questo non si ha una sana vera e reale immagine proporzione e misura di se stessi. Liberarsi da queste 3 volpi è la meta di ogni anima sveglia e saggia, la freccia d'oro in dono è la padronanza di sè (nella sesta linea questa freccia come vedremo torna utile e indispensabile). 

Linea 3
Impara a non vantarti, liberati dalla lodi altrui
I ching oggi ci offrono un immagine molto ironica, sarcastica e scherzosa: un uomo che sale in carrozza e continua a portare sulle spalle il sacco, perchè non lo adagia sulla carrozza? Il sacco sulle spalle sono le lodi, la vanagloria, la voglia di attirare l'attenzione, la carrozza è la via (il Tao) la sapienza, affida ad essa il tuo Ego, il tuo carico, quindi viaggia in riposo e in silenzio. Invece per lo più le persone vogliono essere lodate, acclamate, ammirate, hanno sete di gloria, donde il vanto, il darsi le arie, inconsciamente adoriamo l'invidia che suscitiamo negli altri, ma quello che si crea intorno a noi è antipatia, fastidio, noia e persino disprezzo. E' ben risaputo che più vuoto sei e più ti dai le arie, più cerchi di essere ed apparire pieno di sè (pieno di soldi, di donne, di macchine, di abilità al lavoro, sei quello che più gol fa alle partite di calcetto, sei il più furbo, addirittura il più debole perchè anche nei difetti si fa la gara a chi è il più inferiore...). È più facile recitare ed esibirsi che essere coerenti, più facile eccitare e distrarre che far pensare, più facile impressionare che convincere.

Linea 4
Liberati dai legami affettivi negativi.
I veri rapporti sono legami senza lacci, non ci sono nodi (promesse, impegni, giuramenti, doveri) eppure non li infrangi mai, perché è l'amore che ti lega, ma l'amore vero è libero, non crea dipendenze, non impone doveri, fa il suo senza bisogno che gli venga chiesto nulla. I ching lo dicono con una figura allegorica: l'alluce del piede è stretto, legato, oppresso, liberati da quel filo e camminerai meglio; noi diremo "hai un sassolino nella scarpa" per quanto piccolo ti farà la vescica. Basta un filo che lega la zampina di un passerotto per non farlo volare, eppure ha le ali liberi ma inutili, così un cuore legato da un sentimento che non sia spirituale, lo fa strisciare prima o poi. Le persone che ci tengono a te mai ti condizionano, per questo sei disposto a dar loro tutto perché non ti chiedono mai nulla, ma non ti fanno mancare nulla senza che glielo chieda, è una corrispondenza naturale, spontanea: ti senti compromesso senza esserti promesso, perché le azioni d'amore nascono senza alcuna forzatura. 
Linea 5
PENSIERO DEL GIORNO 
21 Marzo 2021
Esagramma 40 ( Hsieh ) La Liberazione
Linea 5° - Yin - (nel tuono): "Preoccupati di ciò che pensano gli altri e sarai sempre loro prigioniero"  Lao Tzu
E' una malsana tendenza umana vivere pensando cosa pensano gli altri di noi. Innanzitutto è segno di immaturità perchè non siamo sicuri di noi stessi, abbiamo poca fiducia in noi stessi e più negli altri e diamo più valore a quello che gli altri dicono o pensano che a quello che noi sentiamo e pensiamo; secondo, si nasconde una viscida e morbosa emozioni di suscitare negli altri invidia ed ammirazione per cui ci aspettiamo che dicano e pensino di noi il meglio possibile, siamo in funzione altrui e non nostra. Se tu fai quello che è giusto, cosa te ne importa del parere altrui? allora ammettilo che cerchi ammirazione, approvazione, lodi e per questo sei schiavo degli altri. Se quello che fai è per te e non per gli altri allora se ti criticano è un loro problema non è il tuo; Se rimani male perchè quello che fai non piace a qualcuno è perchè lo stai facendo non per te ma per gli altri, dipendi dagli altri quindi non ti lamentare se soffri, intanto non potrai mai soddisfare gli altri, loro non avendo una vita propria distruggeranno sempre quella degli altri e tu ne fai parte delle loro vittime, questo è il prezzo da pagare visto che aspetti che siano gli altri che ti devono dire "tu chi sei" cosa ti piace e cosa devi fare. Chi non si libera dall'opinione altrui è destinato a copiare la vita altrui, a seguire il gregge, a recitare sempre un copione. Ricorda che le persone che contano non ti giudicano e quelle che non contano ti giudicheranno sempre. Sii onesto con te stesso, non puoi piacere a tutti, liberati da questo complesso di grandezza, nemmeno Dio piace a tutti, ci sarà sempre chi ti odierà senza alcun motivo e voler cambiare a tuo favore le loro opinioni è un grave indizio di prepotenza del tuo orgoglio ferito.
Perchè raccontare tutto?
Perchè condividere tutto?
Perchè pubblicare tutto?
Perchè dovere rispondere a tutto e tutti?
Perchè non sei libero del Tutto.




Linea 6
Gli Spiriti liberi sono al di sopra di se stessi.
Raggiunta la libertà di spirito sei lontano da chiunque, non ti posso cogliere come l'aria, sai immischiarti nella folla e perderti senza che nessuno ti trovi. Attiri l'attenzione soltanto da chi ti è affine e conoscendoti non ti compromette mai in nulla. I Ching ci parlano con una figura onirica: un uccello infastidisce e si intromette in città dall'alto delle tue mura (la città sta per l'anima e le mura per la libertà) ma può colpirlo senza dover salire in alto (sei all'altezza di  ogni situazione perchè le tieni tutte a colpo d'occhio dal basso, cioè dall'umiltà e l'esperienza profonda), sei ormai in possesso della feccia d'oro (ricordiamolo, era la padronanza di sè) sei capace di colpire a distanza senza restare coinvolto col nemico; questa distanza è un distacco, un margine, un fossato che hanno tutti gli spiriti liberi, non sono abbordabili e sanno tenerti a distanza senza snobbarti, sanno liberarsi da chiunque rendendosi insignificanti, persino antipatici e pericolosi. Sì in una parole sono folli.


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