31. Hsien

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Linea 1
 Il primo passo è agitazione, vuoi tanto ma concedi poco, cerchi fiducia ma non ti fidi. Como diceva il Buddha "È la tua resistenza a 'ciò che è' che causa la tua sofferenza". Vuoi che tutto arrivi a te ma non ti muovi, non vieni incontro al tutto. L'attrazione vera è reciproca. La nostra diffidenza giustifica l'inganno altrui. Dicono che fidarsi è bene non fidarsi è meglio, invece se ti fidi non sbagli neppure quando ti tradiscono perchè sei rimasto fedele a te stesso, anzi hai scoperto da chi tenerti alla larga.

Linea 2
 Noi diciamo "gli dai un dito e ti prende la mano", nei Ching l'immagine è diversa prima metti l'alluce in acqua, ti piace e poi affondi tutto il polpaccio. E' la forza del piacere, dell'attrazione, dai più spazio al piacere che alla riflessione, cedi all'istinto e non dai retta all'intuizione, è la nostra natura immatura, quando ci fidiamo soltanto dalla nostra parte animale. I ching avvertono che non c'è sintonia: vuoi andare a fondo ma non sei profondo di conseguenza ti affondi. 


Linea 3
 Un proverbio italiano dice: "Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino è un proverbio della lingua italiana. L'espressione significa che chiunque compia (ripetutamente) un'azione che vuol tenere nascosta, alla fine rischia di lasciarne una chiara traccia". Nella prima linea ci ha messo l'alluce, poi i polpacci, qui i Ching ci dicono che ci ha messo orami tutta la coscia, gamba o zampa. Nell'attrazione spesso non vogliamo accettare che una cosa ci piace, che la vogliamo e persino la snobbiamo, ma infondo quando capita l'opportunità giusta (che spesso è quella di nascosto) ci caschiamo dentro con tutta l'anima e la cosa più critica è che pensiamo che nessuno lo vede ma a non vederlo siamo spesso solo noi. 


Linea 4
“Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, compassione. Questi tre sono i tuoi più grandi tesori ", Lao Tzu. Se noi viviamo nel centro della nostra essenza irradieremo queste 3 forze di attrazione che cambieranno il nostro mondo che ci circonda: semplicità il frutto di sapere apprezzare le più piccole cose, pazienza il frutto di aver imparare a lasciarsi andare al fluire della natura ed infine la compassione che è il frutto di aver compreso i propri limiti allora sai comprendere le limitazioni altrui. 
In questa linea dei Ching c'è un richiamo a renderci attraenti nello spirito e non soltanto con il fisico e la materia. Essere attraenti nello spirito è l'amabilità, un dovere etico di cui il mondo di oggi ha scordato il valore, non è la vanità fisica, ma la bontà d'anima che si dona agli altri. 

Linea 5
Rinunciare ad una vecchia attrazione, amicizia vizio relazione ideologia...  è necessario se questa metti a rischio i tuoi principi, non si può barattare la tua onesta interiore con il piacere di sentirti esteriormente agiato nella compagnia altrui, senza rimpianti lasciati alle spalle il passato per quanto sia stato importante, quando un attrazione diventa nociva va tagliata fuori. Per un tempo i ricordi busseranno alla porta del cuore, è il residuo di ciò che è stato buono e bene che devi apprezzare, ma non aprire, prima o poi smetteranno di bussare se resti saldi o seduto nei tuoi principi. 

Linea 6
 L'attrazione della parola, l'ultima linea dei Ching ci dicono come le parole sono cariche di energia, ma non convincono se non vengono accompagnate dalle azioni; sei come un venditore di frutta in piazza, puoi recitare, cantare, avere una bella parlantina, ma se le frutte sono marce e di mal aspetto nessuno le prenderà. Lo stesso vale per le nostre azioni che dicono più delle nostre parole. Fa quindi piacere ascoltare l'uomo onesto e buono, le sue parole hanno sapore.


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