Linea 1
Esiste in natura una legge fondamentale degli scambi di energie sottile, sono le energie dell'anima, attraverso questo scambio le persone ci diventano simpatiche o antipatiche, interessanti o insopportabili, affidabili o temibili, ecc... L'esagramma 16 che è la pienezza di queste energie (Entusiasmo), se analizzate singolarmente al suo interno le linee, ci rivelano un mondo affascinante di emozioni contrastanti. Vediamo la prima linea, Yin, debole:
Una persona diventa completamente insopportabile per noi quando la sua luce interiore oscura la nostra, ma perché ci oscura? perché la sua luce è finta, falsa e quindi ci rivela anche quella parte di noi che essendo mediocre non è accettata. Insomma ci troviamo con persone che hanno i nostri stessi difetti e non riconoscendoli (perchè non ci siamo per prima perdonati) non li capiamo, non li scusiamo neppure e li condanniamo. E' tipico delle persone che si vantano, che si montano facilmente la testa, che presumono di sapere tante cose, di aver visto ogni angolo remoto del pianeta. Sono persone che cercano ammirazione ed invece ottengono umiliazione (si rendono sciocchi e ridicoli).
Se la luce invece fosse vera? ci infastidirebbe lo stesso, perché quando irradi luce, infastidisci coloro che vivono nell'oscurità. La felicità e l'entusiasmo sono pericolose in un mondo di invidiosi e falliti ("L'invidia non permette all'umanità di dormire" - Carl Jung).
Se davvero noi fossimo illuminati non ci infastidirebbe il vanto dell'esaltato, la presunzione dell'ignorante, la stoltezza degli imbecilli, ci farebbero soltanto pena, dentro di noi capiremo che sono in trappola al proprio Ego immenso, una misericordiosa risata al limite sorgerebbe nel nostro cuore, ma mai veleno, antipatie, condanne, umiliazione, derisioni pubbliche. Soltanto un cuore illuminato può dire dentro di se stesso: "Dio mio perdonali perché non sanno quello che fanno".
Linea 2
Nella partenza tutti corrono a più non posso, nelle vie dello spirito invece devi restare fermo, questo per i novizi o i principianti è atroce, loro vogliono subito sapere tutto, fare tutto, credersi illuminati, ma nello spirito non c'è una meta, inutile che corri, non si arriva mai per primi, non ci sono traguardi con premi o trofei da vincere. L'esagramma 16 (Yu) alla seconda linea ci insegna proprio questo: Pronti, Partenza ... FERMI!!! L'entusiasmo iniziale ci fa perdere la bussola, ci fa percepire le persone, le cose, le situazioni in maniera sempre sproporzionata (lui è bravo, lei è bella, questo lavoro merita, questo investimento vale, questo vestito me lo compro... ecc.) invece finito lo sprint della corsa le cose acquistano la loro dimensione originale (lui è un bastardo, lei è solo ben truccata, quel lavoro mi schiavizza, quell'investimento è un fallimento, quel vestito non mi piace più, ecc...) In un mondo dove la velocità è diventata un pregio da lodare, sapere restare fermi ed attendere è una follia (non ci meravigliamo se le persone non riescono a fare meditazione, silenzio, introspezione, ad avere percezioni psicologiche, intuizioni emotive, sono tutte frutto della calma e fermezza interiore). I Ching ci invitano a mettere radici come una roccia, la fermezza è fondamentale per chi inizia la via dell'introspezione interiore.
Linea 3
Nessuno è così vuoto come coloro che sono pieni di sé. Più sei vuoto e più presumi di essere pieno (sono felice, ho una bella vita, sono intelligente, ho tanti amanti, guadagno un mucchio di soldi... ecc). L'esagramma 16 alla terza linea ci parla del pericolo del vanto. Vantarsi dal latino vanus cioè vano vuoto. Le persone che si vantano non se ne accorgono di quanto sono ridicole, non ne hanno nemmeno la capacità di capire il loro vuoto. Se le persone sentono il bisogno di dirti quanto successo hanno, non sono affatto persone di successo. Quando ti lodi da solo costringi gli altri a complimentarti il che spesso è falso perché il complimento è un emozione spontanei mai costretta. Attireremo soltanto antipatie da chi è vuoto come noi o compassione da chi avendo comprensione e pienezza sa quanto sia unitile mentirsi per farci contenti. Il vento dominante sui social è il vanto perché sono finestre dove spesso ci si illude di protagonismo e questo vive della lode altrui. I ching ci ricordano che la lode non si cerca arriva da sola quando è un frutto meritato, chi pensa subito alla lode perde immediatamente di vista l'obiettivo spirituale: distaccarsi dall'ego. L'ego vive di lodi, ammirazioni, accettazione altrui.
In occidente abbiamo inconsciamente una deformazione psichica rispetto alla lode, perché ci hanno inculcato che il nostro Dio adora essere lodato (tipico dei megalomani, dei bisognosi di amore e consenso), è un Dio dipendente dalla lode (ogni dipendenza è patologica). Noi lodiamo chi amiamo non dobbiamo lodare per essere amati che è ben diverso. La lode come l'amore non si chiede altrimenti ottiene le false adulazioni ed è proprio quello che molti fedeli fanno con Dio: se lo ingraziano con le lodi (leccano i suoi piedi) per non averlo come nemico.
Linea 4
Le lodi come i profumi vanno soltanto odorati mai bevuti. Il saggio sa che le lodi non lo aiutano a cambiare, non se le beve, non si nutre di lusinghe, non ne sente più il bisogno né la fame di fama, anzi al limite potrebbero fargli montare la testa, mentre la critica ti fa crescere sia quella giusta perché ti dice dove correggerti, sia quella ingiusta perché ti forgia l'ego a non ripagare con disprezzo chi ti disprezza, ma ad ignorarlo e compatirlo. Alla 4° linea dell'esagramma 16 (Yu) vediamo che finalmente un anima che guarda soltanto se stessa non dà peso alla lode altrui e proprio per questo ne riceve il doppio, ispira fiducia e distacco, perché spesso noi lodiamo le persone in proporzione (egoista) alla stima che esse nutrono nei nostri confronti e siccome hai imparato a stimare il giusto attiri i giusti e l'ego inizia a depurarsi. E' bello stare accanto ad una persona piena, non la devi pompare di riconoscimenti, mentre quelle vuote ti svuotano, le devi sempre lodare, tirare su, osannare.
Si resta confusi in questa diatriba: amo perchè sono amato o amo per essere amato? c'è sempre un margine impercettibile dove l'amore proprio si fonde e confonde con l'amore l'altro. Il sapere distinguere queste frontiere è la capacità del distacco dall'Ego, più ne sei distaccato e più sai percepire la linea psichica di confine tra te e l'altro, tra l'essere lodato e l'essere lodevole.
Linea 5
L'entusiasmo quando non viene governato dalla sana ragione scade in una malattia mentale chiamata illusione e ciascuno di noi è sempre vittima delle proprie illusioni. L'esagramma 16 (Yu) alla 5° linea ci parla di questa malattia: l'entusiasma quando va oltre (emozioni senza ragioni) esagera, anche nel parlare è un magniloquente (persone che usano il "troppo" "sempre" "mai più", le cose di un centimetro le vedono di un metro, se hanno un dolore anche leggero lo vivono come un parto, ridono come un tuono, parlano ad alta voce per essere da tutti sentiti e via dicendo). Dall'altra parte questo entusiasmo così irreale porta le sue vittime ad essere inconcludenti: si accendono con la stessa facilità con cui subito dopo si spengono (oggi vogliono comprate la moto ma domani la macchina, oggi progettano trasferirsi a Parigi ma domani cambiano è pensano sia meglio Tokyo), sono pronti a procrastinare e scaricare sugli altri le loro di responsabilità e di sogni infranti, per cui una volta che si deludono danno la colpa ad altri delle loro delusioni quando sono stati loro ad illudersi da soli. Credono di volare invece stanno prendendo calci nel sedere, come diceva Demostene: " Nulla è più facile che illudersi, perché ciò che ogni uomo desidera, crede anche che sia vero".
Linea 6
In ognuno di noi c'è un megalomane nascosto, addormentato oppure nei migliori dei casi addomesticato. Inizialmente è la sana aspirazione alla grandezza: siate perfetti come Dio, ci invita persino Gesù (Mt 5,48). Anche nel nostro piccolo vorremmo fare o avere le cose in grande, ma soprattutto chi intraprende un cammino spirituale tende a distaccarsi dalle cose terrene con un senso di superiorità (vita soprannaturale) e no di rado, come ci avvertono i Ching alla 6° linea dell'esagramma 16, si finisce per perdere di vista la realtà. Fateci caso: tutti quelli che se la tirano hanno un fondo un ego ferito che non vogliono scoprire, come diceva Bertrand Russell "Solitamente il megalomane, sia pazzo che nominalmente sano, è il prodotto di qualche profonda umiliazione". Tutti quelli che subiscono dei complessi di superiorità hanno una debolezza inconscia da proteggere. Sempre Russell puntualizza: "Il megalomane differisce dal narcisista per il fatto che desidera di essere potente piuttosto che simpatico e cerca di essere temuto piuttosto che amato. A questo tipo appartengono molti dementi e la maggior parte dei grandi uomini della storia".
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