13. T'ung Jèn

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1 Linea
Incontra gli amici al cancello, all'aperto, cioè fuori casa, è il territorio iniziale della conoscenza, non nell'intimo, non buttatevi a capo fitto subito, potresti pentirvene, aprire le porte di casa significa aprire anche il cuore, i territori neutrali vi permettono di conoscere gli altri senza pregiudizi, con calma, senza intromissioni nè mancanze di rispetto. La discrezioni si vede dal principio e questa getta le fondamenta del rispetto. In gruppo si vedono le capacità di uguaglianza e distinzione, per questo è importante conoscersi in gruppo, si vedono altre prospettive che un rapporto a due non può manifestare. Una cosa è come ti tratto io a tu per tu, un altra è come ti tratto difronte agli altri e come tratto gli altri difronte a te. La psiche agisce in diverse modalità, non è falsità, sono modi di aprirci, adattarci, farci vedere in spazi diversi quindi vengono fuori angolature diverse di ognuno di noi.


2 Linea
La naturale tendenza è quella di formare un clan, una famiglia, un circolo di amici. Dentro questa cerchia gli uni si donano agli altri, ci si aiuta a vicende, ci si sacrifica persino per il bene comune, possiamo dire che la famiglia è una scuola dove si combatte l'egoismo perchè non pensi più a te ma ai tuoi cari nella fiducia che loro corrispondendoti si prendo liberamente anche cura di te. Ma cosa succede a questo ambiente così ideale? che spesso quello che si vive dentro non si applica al di fuori del clan: le famiglia si contengono, i gruppi diversi lottano tra di loro per primeggiare, le religioni si litigano i fedeli... se il detto l'unione fa la forza fosse vero non si dovrebbe poi fare la forza contro gli altri che sono uniti. Il clan deve essere unito ma aperto, accogliente, disposto a darsi senza disintegrarsi. 

3 Linea
Nei rapporti umani c'è sempre qualcosa di nascosto, intenzioni, interessi, a volte sono persino buoni ma non evidenti, ma altre volte sono perfidi e maligni. I ching parlano di arme nascoste nei boschi, un agguato dall'alto. Stiamo con gli altri perchè ci fa comodo, per non litigare, perchè poi otterremo qualche vantaggio, per fingere finchè non ci sia più bisogno... ecco tutte arme nascoste nei boschi. Questo accampamento in alto la città noi lo viviamo a diario: con i datori di lavoro arroganti, con i clienti capricciosi, con i professori collerici, con i genitori intransigenti, persino con il proprio compagno di vita quando questo non ha una mentalità e un cuore aperto per affrontare un cambiamento. Una parte di noi è sempre alla difensiva e finchè questa nostra trincea interiore non venga smantellata non si creerà mai un vero rapporto di amicizia. Quando cerchiamo di scoprire il meglio negli altri, in qualche modo tiriamo fuori il meglio di noi stessi, questa è la via da seguire.
4 Linea
Non preoccuparti di quello che gli altri pensano di te, loro sono troppo occupati a preoccuparsi di quello che pensi tu di loro, altrimenti sei uguale a loro. Ecco quando la ragionevolezza prevale sull'emozione, basta fare imboscate, accampati ben in vista e non sarai più minaccioso, dicono i Ching che quando sei in in alto, la tua posizione è previlegiata, non si infierisce sul nemico se sai di essere superiore, non discuti, non ti abbassi al suo livello, sai che sarebbe inutile cercare di avere una ragione, se ce l'ahi, a cosa ti serve la conferma di chi perderebbe la ragione? E' un gioco stupido le discussioni serrate, questo vuol dire trasformare l'imboscata in scampagnata, divertirsi in silenzio e godere delle tue ragioni. 
5 Linea
PENSIERO DEL GIORNO, 27 Luglio 2021
Esagramma 13 - T'ung Jèn  - La comunione con gli uomini
5° Linea - Yang - Cielo
E' normale che il vivere insieme comporti con sè dei litigi, siamo diversi, questo serve per delimitare il nostro territorio, per definire la nostra personalità e chiedere il rispetto del nostro spazio. Quando tra due persone che vivono insieme non si litiga mai, potete essere sicuri che uno dei due si è annullato per l'altro, il più egoista impone la propria visione, non litigano perchè c'è paura nascosta piuttosto che armonia. Litigare è normale, fa parte dell'adattamento reciproco, quello che non è normale è fare del litigio l'arma di convinzione e conquista, allora il litigio diventa feroce e violento e si finisce per mancarsi sempre del rispetto, il sano litigo è uno scambio di parere diversi, persino ci si scontra in maniera pacifica. Non siamo obbligati ad essere d'accordo. E' qui che nasce la comprensione profonda e dopo il diverbio torna la calma come prima, come se niente fosse successo, senza rancori nè rimpianti. 
La vibrazione del Tarot per oggi è l'eremita, colui che riuscendo a stare da solo ha imparato ad avcettarsi e quindi sopporta se stesso ed allora sa come accettare e sopportare gli altri. 

6 Linea
La gente va e viene, lo stesso le relazioni, gli amori, gli amici, infondo l'unico che resta sei tu se cambi, se non cambi ti portano via tutti, lungo tutta la vita senza sapere dove, come nè il perchè. Sei tu il tuo migliore amico, se ti scopri, se dopo tutto ti sei corretto, non troverai miglior compagnia alla fine che la pace della tua coscienza. Sei fuori le mura, nessun problema se devi ricominciare, integrarti di nuovo a tutto e a tutti per te non costa nulla, sei ormai te stesso, nessun sforzo come prima, non devi più apparire, assomigliare, accontentare nessuno, sai essere quando ti lasciano spazio e scomparire quanto te lo tolgono, nessuno più ti ferisce.


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